Il nostro prodotto principe: la zucca con le sue molteplici forme e varietà.
La zucca è magica. Estiva o invernale, ornamentale o commestibile, vuota o piena, la zucca esprime una natura portentosa.
E’ dolce, ma rispetta la linea. Ha poche calorie, ma sazia. Dà il meglio di se in cucina, ma altrettanto in cosmesi e in medicina.
La sua stessa nascita è avvolta dal mistero. L’etimologia è ancora incerta, ma forse deriva dalla parola latina cocutia, che significa “testa”, da cui “cocuzza”, “cozucca”, e, infine, “zucca”.
Da dove arriva? E’ emerso che i popoli antichi, come Egizi, Romani, Greci e Arabi, conoscevano e coltivavano vari tipi di zucca, che probabilmente avevano importato dall’Asia meridionale.
Anche gli Amerindi conoscevano e coltivavano quest’ortaggio: Cristoforo Colombo ne introdusse in Europa alcune varietà, più grandi di quelle attuali. I più antichi semi di zucca sono stati ritrovati in Messico e risalgono al 7000-6000 a.C.
Non è certo sia originaria dell’America Centrale o dall’India…
La zucca appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee che comprende anche cetrioli e cocomeri. Le specie più comuni appartengono alla Cucurbita maxima, la cosiddetta “Marina di Chioggia”, tondeggiante e schiacciata ai poli, dalla polpa giallo-arancio, e al genere Cucurbita Moschata, anche di un metro di lunghezza, dalla polpa gialla, tenera o molto dolce.
La sua eccellente virtù concilia dolcezza al gusto assieme alla sua polpa povera di zuccheri che, tra l’altro, favorisce la depurazione dell’organismo. E’ particolarmente ricca di antiossidanti, vitamina A e C e di minerali, soprattutto potassio, fosforo, calcio e magnesio, e concentrata di preziose sostanze nutritive, come fitosteroli, grassi buoni, fitolecitina e acidi omega-3.
Si rivela inoltre ideale per una dieta dimagrante grazie al suo scarso valore calorico, pari a 15 calorie ogni 100 grammi, e al suo elevato contenuto di fibre.
Contiene alcuni aminoacidi che controllano l’ansia e riducono lo stress e può crescere su terreni qualitativamente poveri.
Una zucca intera può essere conservata in un ambiente in un ambiente buio, fresco e asciutto, ad una temperatura compresa tra i 18 e i 22°C.
Nella Bassa Padana, la zucca è amata da sempre.
Inconfondibile è il gusto del ripieno dei famosi tortelli di Mantova, o dei cappellacci di Ferrara, già presenti nei ricettari rinascimentali dei duchi d’Este.
Questo magnifico ortaggio ha inoltre trovato fin da subito una formidabile sintonia anche con il riso, come nel tradizionale risotto alla zucca diffuso nell’area lombardo-veneta.
Dall’intelligenza creativa tipicamente italiana, nascono ricette tradizionali e innovative, costantemente attente alla qualità delle materie prime e ai prodotti d’eccellenza delle varie regioni.
La zucca appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee che comprende anche cetrioli e cocomeri. Le specie più comuni appartengono alla Cucurbita maxima, la cosiddetta “Marina di Chioggia”, tondeggiante e schiacciata ai poli, dalla polpa giallo-arancio, e al genere Cucurbita Moschata, anche di un metro di lunghezza, dalla polpa gialla, tenera o molto dolce.
La sua eccellente virtù concilia dolcezza al gusto assieme alla sua polpa povera di zuccheri che, tra l’altro, favorisce la depurazione dell’organismo. E’ particolarmente ricca di antiossidanti, vitamina A e C e di minerali, soprattutto potassio, fosforo, calcio e magnesio, e concentrata di preziose sostanze nutritive, come fitosteroli, grassi buoni, fitolecitina e acidi omega-3.
Si rivela inoltre ideale per una dieta dimagrante grazie al suo scarso valore calorico, pari a 15 calorie ogni 100 grammi, e al suo elevato contenuto di fibre.
Contiene alcuni aminoacidi che controllano l’ansia e riducono lo stress e può crescere su terreni qualitativamente poveri.
Una zucca intera può essere conservata in un ambiente in un ambiente buio, fresco e asciutto, ad una temperatura compresa tra i 18 e i 22°C.
Nella Bassa Padana, la zucca è amata da sempre.
Inconfondibile è il gusto del ripieno dei famosi tortelli di Mantova, o dei cappellacci di Ferrara, già presenti nei ricettari rinascimentali dei duchi d’Este.
Questo magnifico ortaggio ha inoltre trovato fin da subito una formidabile sintonia anche con il riso, come nel tradizionale risotto alla zucca diffuso nell’area lombardo-veneta.
Dall’intelligenza creativa tipicamente italiana, nascono ricette tradizionali e innovative, costantemente attente alla qualità delle materie prime e ai prodotti d’eccellenza delle varie regioni.